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PUGLIA 
Dolmen di Montalbano

Unico nella zona, immerso nel verde degli ulivi secolari, legato ad antichi riti, raggiungibile lungo la via Francigena. Ecco il Dolmen di Montalbano.
Un monumento megalitico che risale all’Eneolitico, probabilmente alla prima età del Bronzo, circa 4000 anni fa. Alla sua presenza si deve il nome della zona circostante Pisco Marano che nel dialetto locale significa pietra piatta.
É composto da due pietre verticali che sostengono la pietra centrale, mentre il corridoio di accesso (dromos) e la copertura a tumulo di terra e pietre purtroppo sono andati perduti.
Solenne nelle sue dimensioni, costituisce una delle prime testimonianze funebri della comunità di quest’area.
Chiamato anche Tavola dei Paladini, il Dolmen di Montalbano si trova all’interno del Parco Naturale “Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo”, tra Fasano e Ostuni.
(grazie a Maria Rosanna Farina, Host di Dimora del Parco ad Ostuni).

LOMBARDIA
Isola del Garda (BS)

Il Lago di Garda offre numerose attrazioni tra le quali l'escursione all'Isola del Garda, la più grande Isola dell'omonimo Lago, rientrante amministrativamente nel territorio comunale di San Felice del Benaco.
Mentre in origine ospitava un rominatorio francescano poi convertito in monastero dal 817 è diventata una residenza privata in un primo momento della famiglia Lechi di Brescia, poi, a partire dal 1870, del duca Gaetano de Ferrari di Genova e dei suoi eredi, che l'hanno aperta ai turisti nel 2002.
L'escursione viene offerta in diverse lingue e la prenotazione e' obbligatoria sul sito www.isoladelgarda.com. Include la visita guidata dei giardini e parte della villa. E' compreso un drink di benvenuto
con l'assaggio di un vino locale e la degustazione dell' olio d'oliva DOP Garda Bresciano.
(grazie per il suo contributo a Stefania Pizzati, Host di La Casa nel Borgo del Lago di Garda e Antica Dimora).

SALENTO
Il borgo di Specchia

Specchia, un borgo fantastico nel cuore del Salento rimasto immutato.
Qui come altrove le popolazioni salentine non solo dovevano difendersi dalla crudeltà dei corsari provenienti dal mare, ma anche dalle numerose guerre intestine combattute dai baroni del Regno per la conquista di un feudo più grande e più ricco, in assenza di un forte potere centrale. La collina di Specchia costituiva un luogo sicuro. Il nucleo di persone che aveva trovato facile rifugio nelle numerose grotte di questi luoghi prevalentemente carsici, si ingrandiva sempre più con l'aggiunta di nuovi fuggiaschi. La collina cominciò a essere cinta di grandi muraglie, torrioni e altre opere militari. Delle mura, oggi, non rimane più niente, ma fino al 1931 erano ancora visibili alcuni resti. Il fortino è rimasto intatto fino al 1952 quando è stato demolito per l'ampliamento della piazza del mercato. A ricordo delle mura sono rimaste due strade: Via Mura di Ponente e Via Mura di Levante. Restano anche due torri quattrocentesche inglobate in costruzioni successive.
(grazie a Debora di Domus Modernariato Studio Foto d'interni)

Limone sul Garda: un bijoux

"Oggi vi porto a Limone sul Garda...a Limone c'e' una bellissima passeggiata ciclopedonale mozzafiato a picco sul lago adatta a tutti, piccoli e grandi, dura circa 30 minuti a piedi e 10-15 in bicicletta. Durante i mesi estivi è possibile rinfrescarsi in alcune spiagge pubbliche presenti nelle vicinanze.
Limone sul Garda è immerso in un rigoglioso paesaggio mediterraneo ed è tra le località più ammirate e visitate del lago dagli amanti dello sport, del relax e della natura. Il clima particolarmente mite durante tutto l’anno l’ha resa famosa per la produzione degli agrumi".

(Contributo ricevuto da Stefania Pizzati HOST di La Casa nel Borgo del Lago di Garda e Antica Dimora)

I Mamuthones a Mamoiada

"I "Mamuthones” protagonisti di una tradizione millenaria, sono delle maschere che accompagnate da Issohadores si esibiscono in un antico e suggestivo rituale praticato a Mamoiada. Una sfilata danzante di solitamente 12 Mamuthones che avanzano con dei salti ritmici e 8 Issohadores che si muovono disordinatamente. Una tradizione che richiama l’interesse di visitatori di ogni parte del mondo. I Mamuthones hanno il viso coperto da una maschera in legno nera (solitamente di ontano), il capo è coperto da una berritta tenuta con un fazzoletto, indossano pantaloni in fustagno e un ampio gilet in pelle di pecora sulla parte superiore. Sulle spalle portano “sa carriga”, un carico di circa 30 Kg. di campane di diverse dimensioni appese a 6 o 7 cinture di cuoio. Gli Issohadores hanno un corredo di abiti più preziosi: camicia rossa e decori floreali, in passato portavano la maschera bianca, oggi sono a viso scoperto e indossano una berritta nera tenuta da un fazzoletto ripiegato. Tra le mani tengono la soha, la fune realizzata con in giunco usata durante l’esibizione per catturare le persone del pubblico. Queste due maschere tradizionali come in antichità sono interpretate da uomini del paese. Il primo cerimoniale dell’anno per i Mamuthones e Issohadores si tiene il 17 gennaio per Sant’Antonio Abate. Evento che segna l’inizio del Carnevale e delle numerose uscite di queste maschere tradizionali in diverse manifestazioni in Sardegna e in giro per il mondo. Assistere a una di queste esibizioni folkloristiche è certamente coinvolgente e permette di comprendere quanta vocazione e valore racchiudano."
(contributo ricevuto da Katya Pfister Host di
Claude and Kate's Dream House)

Il Nuraghe Arrubiu

Una vera rarità: il mastio centrale è attorniato da cinque torri, a loro volta protette da una cinta esterna di altre sette torri. Il Nuraghe Arrubiu: un tesoro archeologico nella Sardegna centrale. Situato ad Orroli, in Sardegna, il Nuraghe Arrubiu è un sito archeologico unico e di grande interesse. Conosciuto anche come Nuraghe Rosso per i licheni rossi che lo coprono, questo nuraghe è il solo nell’isola ad avere cinque torri e si estende su una superficie di circa 5000 metri quadrati. L’edificio presenta numerosi cortili interni, scale, accessi e corridoi che ne testimoniano l’antica grandezza. La scoperta di resti di numerose capanne intorno al Nuraghe Arrubiu suggerisce l’esistenza di una popolazione numerosa e organizzata nella zona. Si ritiene che il sito sia stato costruito intorno al IX secolo a.C. e abitato anche dai Romani nel II secolo a.C., periodo in cui fu utilizzato come laboratorio per la produzione del vino.  Orroli è un’area archeologica di grande importanza, segnata dall’uomo sin dalla preistoria. Accanto al Nuraghe Arrubiu si trovano la Tomba di Giganti della Spada e il parco Su Motti, che ospita una necropoli con 15 domus de janas. La presenza di questi importanti siti archeologici rende Orroli una meta turistica imperdibile per gli appassionati di archeologia e storia antica. La scoperta di resti di numerose capanne intorno al Nuraghe Arrubiu suggerisce l’esistenza di una popolazione numerosa e organizzata nella zona. Si ritiene che il sito sia stato costruito intorno al IX secolo a.C. e abitato anche dai Romani nel II secolo a.C., periodo in cui fu utilizzato come laboratorio per la produzione del vino.

(contributo ricevuto da Katya Pfister Host di Claude and Kate's Dream House).

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